22 Maggio 2011 – Vajont

Escursione storico-culturale. Dal paese di Casso, attraverso il sentiero Moliesa si giunge alla diga del Vajont. Visita al coronamento della diga ed escursione ad anello nei luoghi della catastrofe. Visita guidata l Centro Visite di Erto dove si può vedere la mostra “La catastrofe del Vajont – Uno spazio della memoria”.

Durante l’uscita saremo accompagnati dalle guide del Parco delle Dolomiti Friulane.

Responsabili:
Amos Armani 328.8297566
Antonio Armani 0465.674259

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17 Aprile – Ferrata Sallagoni – Drena (TN)

foto da Flickr - Tratto della via Ferrata Sallagoni - Drena (TN) - Foto by AlbeJTD

Il sentiero per raggiungere la via ferrata parte dal tornante prima del campo di tamburello, salendo da Dro. Il percorso si snoda in un canyon del torrente Salligon, è una ferrata di gradoni di ferro, si sale attaccati ad un cordino, a pochi metri dal livello dell’acqua.

Lungo il percorso, che si snoda sia sulla parete di sinistra che di destra, si attraversa il torrente su due ponti tibetani, fino a raggiungere un altro ponte vicino a castel Drena.

Tempo di salita: 1,30 ore
Dislivello: 200 m

La discesa è lungo un sentiero che taglia i tornanti della strada.

Materiale occorrente: imbracatura e guanti

Responsabili:
Fausto Armani 333.3212059
Alfredo Armani 335.1932203

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3 Aprile – Capanna Santa Barbara

Escursione per famiglie

Da Riva del Garda (73 mslm) seguendo il sentiero n. 404 si sale alla Capanna e poi alla Chiesetta di Santa Barbara. Lungo la salita si incontra il Bastione, antico punto di guardia fortificato che domina la piana di Riva e la parte alta del lago di Garda. La capanna e la chiesetta di Santa Barbara (protettrice dei minatori) furono costruite nel 1925 durante i lavori per portare l’acqua dal lago di Ledro alla centrale idroelettrica di Riva. La galleria che parte dal lago di Ledro arriva nei pressi della chiesetta dove inizia la condotta forzata della centrale del Ponale.

Al ritorno, poco prima del bastione, si imbocca il sentiero n. 402 verso nord fino alla chiesetta di Maria Maddalena scendendo poi a Riva. Il percorso è alla portata di tutti (550 m di dislivello) e richiede circa 5 ore in totale.

Responsabili:
Alessandro Panelatti 339.7355664
Franco Bugna 0465.674492

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Domenica 8/8 – Cima Zeledria e 3 laghi

Da Pieve di Bono con mezzi propri ci dirigiamo verso Passo Campo Carlo
Magno, qui si imbocca a sinistra la strada che porta a Cascina Zeledria (m 1767).
Lasciata la macchina, ci incamminiamo sulla strada forestale fino al bivio col
sentiero 264, che seguiamo in direzione Pradalago, dove ammireremo il primo
di tanti laghetti.
Subito a monte della stazione di arrivo della cabinovia spicca
la dorsale della Cima Zeledria, percorsa dal sentiero attrezzato n° 267 intitolato
a “Umberto Bozzetto”. Si tratta di una via ferrata semplice, breve, con un passaggio
delicato in prossimità della cima, ma facilitato da scalette e cordino.
Il sentiero percorre tutta la cresta fino alla Cima per poi scendere sul versante
opposto incontrando altri passaggi brevi un po’ esposti, ma che comunque si
superano facilmente.
Si ammirerà la conca del lago Nambino, a nord est in
lontananza il lago delle Malghette, a nord ovest i 3 Laghi, mentre ai piedi di Cima
Zeledria si scorgerà il lago Scuro. Scendiamo alla Bocchetta dei 3 Laghi, e da qui
percorriamo il sentiero che porta prima ai Tre Laghi per poi scendere al Lago Alto.
Proseguiamo la discesa verso il Lago delle Malghette ed il rifugio omonimo, per
tornare infine nuovamente a Cascina Zeledria.
Dislivello 800 m.
Ore 6
Difficoltà EA / PD (poco difficile)
Attrezzatura: set da ferrata, calzature e abbigliamento da montagna, pranzo al sacco.
ISCRIZIONI: il termine ultimo per iscriversi è sabato 7 agosto ore 19.00.
Per ulteriori informazioni e/o iscrizioni potete telefonare ad uno dei numeri sotto elencati
Graziano Buccio 348-0400687
Christian Armani 334-3177165
(ore pasti)

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Domenica 18 Luglio 2010 – Cima Parì

(Itinerario sostitutivo a causa dell’impraticabilità del sentiero della forra del Limarò)

Ritrovo presso il parcheggio del Municipio di Pieve di Bono alla ore 06.50, e partenza alle ore
07.00 con mezzi propri in direzione della Val di Ledro. Risaliamo un breve tratto della Val di
Concei e prendiamo a destra la stradina per il Rif. Pernici fino al parcheggio nei pressi della
Malga Trat dove lasciamo le macchine. Ci incamminiamo verso la Bocca di Trat (1.581 m.) e da
qui in pochi minuti sul sent. 413 al Rif. N. Pernici (1.600 m.). Mantenendo lo stesso sentiero ci
dirigiamo verso sud fino alla Bocca di Saval (1.720 m.), qui deviamo a destra per salire alla Cima
Parì (1.988 m.), punto panoramico con vista a 360° su tutte le vette che la circondano (Monte
Altissimo, Baldo, Gruppo del Brenta, Adamello, Care’ Alto, Gruppo del Cadria). Il ritorno avviene
lungo lo stesso itinerario dell’andata. Tempo permettendo, da Bocca di Saval continuiamo sul sent.
413 che aggira Cima Parì e Cima Sclapa giungendo all’ampia sella di Bocca Dromaé o Campìgolo
(1.680 m.). Qui abbandoniamo per un po’ il sent. 413 e saliamo lungo la cresta nord a Cima d’Oro
(1.802 m).

Ci troviamo all’interno di uno dei 152 S.I.C. (sito di interesse comunitario) istituiti in Trentino, ovvero quello del
crinale Pichea – Rocchetta, un’area che contiene “habitat” importanti per molte specie rare o endemiche. Questi
siti sono stati istituiti al fine di creare una rete ecologica europea di zone di tutela, per salvaguardare la biodiversità
attraverso il mantenimento in uno stato di “conservazione soddisfacente” delle risorse naturali, in armonia con le
attività dell’uomo.
Al fine di aiutare l’escursionista a cogliere le differenze fra i diversi habitat e poter interpretare in modo nuovo e più
completo il paesaggio che attraversa durante le escursioni, la Comm. T.A.M. della S.A.T. ha esposto sull’inserto
del Bollettino S.A.T. (n. 2, II trim, a. LXXI – 2008) un primo percorso di formazione specifico relativo al “S.I.C.
IT3120093”, descrivendo gli habitat che si susseguono procedendo dal M.te Tofino fino alla Rocchetta. Come scrive
Claudio Bassetti (Pres. Comm. TAM) presentando l’inserto: “Saper cogliere le differenze fra gli ambienti,
comprendere le cause che vanno a definire un habitat, scoprire perché le specie si affermano, si alternano,
si sostituiscono, si mettono in relazione, consente di arricchirsi personalmente e di capire la grande
importanza della tutela della biodiversità”.

Dislivello: 700 m
Tempo di percorrenza: 6 ore
Difficoltà: E

ISCRIZIONI: il termine ultimo per iscriversi è sabato 17 luglio 2010 ore 19.00.

 

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